Questo l’intervento di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consigliere e consigliera comunale di Sinistra Progetto Comune
“Domenica scende in piazza la Firenze città di pace e di solidarietà internazionale. Una piattaforma ampia, che risponde a una mobilitazione internazionale in modo avanzato, coinvolgendo tante realtà – sindacali, associative, cittadine, partitiche, sociali.
Due settimane di assemblee hanno preparato questa mobilitazione, in risposta alla scelta del Presidente degli Stati Uniti di assassinare delle persone con dei droni, che ancora non è certo da dove siano partiti.
Il tutto mentre in Italia vengono ospitate basi militari e armi nucleari di altri paesi, mentre prosegue la complicità di fatto di tutti i paesi europei rispetto alle ingiustizie portate avanti dall’altra parte del Mediterraneo. L’assenza di reali condanne nei confronti delle politiche dei governi di Turchia e Israele sono solo i due esempi più eclatanti.
Così mentre la resistenza curda e palestinese proseguono a essere fortemente isolate, da parte delle istituzioni, la guerra continua a essere praticata come strumento di risoluzione di controversie internazionali, sempre a tutela dei grandi interessi economici.
Speriamo che la nostra risoluzione per la pace trovi la giusta accoglienza anche dentro il Consiglio comunale, nel frattempo domani saremo in piazza con le tante e i tani che non si arrendono alla barbarie della guerra”.
L’appello dell’Assemblea cittadina contro la guerra
Firenze si schiera contro la guerra come strumento di prevaricazione e dominio e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Dopo l’assassinio in Iraq del generale iraniano Suleimani da parte degli USA, che ha rappresentato l’ennesimo atto di aggressione da parte di questa potenza, vogliamo ribadire la nostra opposizione a qualsiasi forma di violenza e ingerenza che gli stati occidentali perpetrano in Medio-Oriente così come altrove.
Per questo lanciamo un appello unitario a tutte le realtà e persone che si riconoscono nei valori della pace, dell’antimilitarismo e della solidarietà tra i popoli a scendere in piazza il prossimo 26 Gennaio.
– Contro gli interventi militari e le ingerenze delle potenze straniere in Libia, Iraq, Siria e Iran, per il ritiro dei contingenti militari italiani da tutti i paesi stranieri.
– Per la chiusura delle basi militari USA e NATO in Italia, e per l’uscita dell’Italia dalla NATO.
– Per eliminare qualsiasi testata nucleare dal suolo italiano e per bandire definitivamente le armi nucleari in tutto il mondo.
– Contro i traffici di armi delle imprese italiane a partire dalla vendita di armi alla Turchia utilizzate per reprimere il popolo curdo, esempio prezioso e unico di ambientalismo, femminismo, uguaglianza e democrazia.
– Per Il taglio delle spese e degli investimenti nel settore militare, a partire dall’acquisto degli aerei F35, e per riutilizzare le risorse in spese sociali e veramente utili perché la vera sicurezza non sono le armi ma casa, lavoro, salute e istruzione per tutti e tutte.
– Per la solidarietà con i migranti, contro i lager di stato (cpr) e le stragi nei mari, per l’abrogazione dei decreti minniti e salvini, per cancellare gli accordi con la Turchia e la Libia.
– Per l’autodeterminazione dei popoli, al fianco di chi lotta per la giustizia sociale e per un società realmente democratica.
Ci ritroviamo in Piazza della Repubblica domenica 26 gennaio alle ore 15 per partire con un corteo unito e unitario per le strade della città. Per chiedere tutto ciò e mostrare la nostra solidarietà ai popoli resistenti.
FIRENZE È PACIFISTA
FIRENZE È ANTI-MILITARISTA
FIRENZE È ANTI-IMPERIALISTA
Assemblea cittadina contro la guerra