“La maggioranza ha scelto di non confrontarsi e allora vogliamo indicare un criterio sul ruolo che dovrebbe essere svolto”
Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune
Antonella Bundu, Sinistra Progetto Comune
Nel 2019 non abbiamo votato Luca Milani come Presidente del Consiglio, perché anche a quell’inizio di consiliatura il nome non fu condiviso ma sostanzialmente imposto dal PD.
Al primo voto è richiesta una maggioranza di due terzi del Consiglio, quindi si offre la possibilità di andare oltre i confini di chi vince le elezioni.
Con le altre opposizioni avevamo chiesto di riconoscere questo incarico a un nome dei gruppi di minoranza, da concordare. Questo non è avvenuto.
Neanche si è cercata una sintesi sulla proposta di Cosimo Guccione.
Allora il nostro voto di Luca Milani oggi è per riconoscere il modo in cui ha interpretato il ruolo alla fine della precedente consiliatura, esponendosi sul tema della pace (con la bandiera portata nel Salone de’ Dugento e con il ciclo di incontri sulla Palestina).
Nella precedente consiliatura ha saputo coinvolgere tutti i gruppi nel Consiglio delle ragazze e dei ragazzi, oltre che in altre occasioni di dialogo con la Città.
Se non sarà Milani, auguriamo a chiunque sarà Presidente di poter interpretare politicamente tale ruolo, anche nella differenza delle posizioni e garantendo un trasparente funzionamento della democrazia di Palazzo Vecchio.
Perché il Consiglio comunale ha una sua autonomia dalla Giunta e dalla Sindaca, quindi è necessario ribadirlo.